Ciclo di Seminari divulgativi e di informazione sulla
«Genitorialità Consapevole»
Associazione Comitato Genitori Attivi-Rocca Di Botte
«LA COMUNICAZIONE TRA GENITORI E FIGLI NELL’ERA DIGITALE: COSA DEVONO SAPERE I GENITORI???»
- I nuovi MEDIA favoriscono o limitano la comunicazione in famiglia????
- Quali rischi e quali opportunità derivano dall’uso delle tecnologie digitali?
- I sociali network e la rete inducono o richiedono nuovi atteggiamenti educativi dei genitori?
- Come si deve ridefinire l’intervento educativo dei genitori verso i figli alla luce delle nuove istanze generate da un ambiente mediatico digitale sempre più pervasivo e sempre più «invischiato» nelle relazioni parentali?
- Come si possono aiutare i nativi digitali a comprendere rischi ed opportunità che i media digitali offrono al fine di stimolare in loro una fruizione critica e consapevole di essi?
COSA SONO I NUOVI MEDIA?
“Nuovi media” è un’espressione entrata a far parte del lessico degli studi sulla comunicazione verso la fine del 20° sec. per indicare i mezzi di comunicazione informatizzati: i personal computer (PC), i videogames, la posta elettronica, le chat room, il web, i forum, i blog, i social network, i palmari, gli smartphone, e i tablet. (Dizionario Treccani).
I NATIVI DIGITALI: BAMBINI DELLA NUOVA ERA
L'espressione nativi digitali viene dalla corrispondente espressione inglese digital native, in cui si sono accostati due elementi: digital che significa relativo ai mezzi informatici; native che significa nativo, indigeno. Tutti i bambini nati a partire dal 1990.
CAMBIAMENTI:
Sin da piccolissimi crescono nel mondo delle tecnologie virtuali dove le coordinate spazio-temporali sono radicalmente diverse rispetto al mondo reale.
- Vivono su due registri: virtuale-reale
- Virtuale: spazio de-localizzato; tempo ridotto all’istante dov’è possibile fare contemporaneamente più cose
- Multitasking.
È dovere dell’intera società, delle famiglie e delle comunità diffondere un’adeguata informazione, far riflettere i ragazzi sulle implicazioni dell’uso delle nuove tecnologie e promuoverne un uso corretto: non è sbagliato usare il mezzo, che può essere molto utile, basta solo saperlo usare con consapevolezza.
IL PROBLEMA, INFATTI, SI RISCONTRA NEL MOMENTO IN CUI SE NE FA UN UTILIZZO SOSTITUTIVO DELLA VITA REALE, ANZICHÉ INTEGRATIVO.
LO TSUNAMI VIRTUALE
Ha investito in modo irrefrenabile la collettività sociale, producendo cambiamenti nel nostro modo di comunicare, nelle nostre modalità relazionali nonché nella nostra identità individuale e nel nostro modo di concepire la collettività. Il contatto con l’altro viene strutturato e metabolizzato nei nostri cervelli sotto forma di files, e-mail, conversazioni su WhatsApp, su blog, ecc... Attraverso questi mezzi l’adolescente scambia comunicazioni, ascolta musica, scatta e scambia foto entra in mondi virtuali giocando e impersonificando ruoli che nella realtà reale vengono spesso giudicati severamente o che si teme di manifestare.
GLI ADOLESCENTI E LA RETE
L'adolescenza, come fase evolutiva ha delle caratteristiche specifiche che nella Rete trovano contenimento o enfatizzazione. L’Adolescente (Personalità in formazione) trova nella Rete una base sicura, che difende dalle proprie insicurezze e paure e nella quale si ricerca un riscontro positivo alla propria immagine (selfi) o alle proprie attività o pensieri (status). Gli adolescenti hanno fame di relazioni e utilizzano il web per cercare il contatto con i pari. Il tasto «Mi PIACE» rappresenta un veicolo di accettazione o rifiuto del SE’. Sono abili nel rappresentare e agire le emozioni, meno nel viverle. Lo scambio emozionale è reso complicato per l’assenza della comunicazione non verbale. Nella relazione digitale viene meno un elemento fondamentale della relazione stessa: la dimensione della corporeità. Sono abili nelle relazioni tecno-mediate meno in quelle vis-a-vis. Gli adolescenti non riescono ad operare una chiara e netta distinzione tra reale e virtuale, in quanto sono nati e cresciuti in un ambiente real/virtual, in cui l’arretratezza digitale dei genitori (divario generazionale) li rende narcisisticamente onnipotenti, depotenziando e delegittimando il ruolo genitoriale. Il mondo virtuale gli consente di proiettare e soddisfare nell’IMMEDIATO bisogni narcisistici di AFFERMAZIONE del SÉ (autonomia-esplorazione/appartenenza-protezione)
IMMEDIATO ED ISTANTANEO… «TUTTO E SUBITO»
Un suo disfunzionale dei media digitali, può comportare:- Immediatezza temporale, incapacità di gestire il vuoto, l'assenza, l'attesa (ha invece condivisione e soddisfazione istantanee).
- Incapacità nel creare rapporti INTIMI (mancanza empatia, mentalizzazione)
- Eccesso: amplificazione delle notizie.
- Onnipotenza virtuale: tutto diviene possibile e spermentabile.
- Mancata percezione del rischio.
- «You like me, ergo sum»: la necessità di «essere visti» (bisogno di essere accettati e riconosciuti/ attaccamento), diventa un’urgenza pervasiva amplificata dai social network e dal WEB in generale
L’adolescente che entra nella Grande ragnatela mondiale, ha la possibilità di trovare con maggiore facilità e con tempi brevissimi, che rispecchiano la sua richiesta di immediatezza nella soddisfazione dei bisogni, gli stimoli necessari che possono sostenerlo in questa delicata fase del ciclo vitale, in cui l’identità personale affronta importanti trasformazioni sul piano dell’immagine del SE’, del rapporto con i genitori, delle relazioni con gli altri e dell’identità di genere in connessione alla maturità sessuale. L’adolescente «nativo digitale» si muove verso la sua autonomia utilizzando la Rete come una potenziale risorsa, sottovalutando spesso il pericolo a cui potrebbe andare incontro nel momento in cui questo mondo prende il posto della realtà.
Il mondo virtuale è uno strumento che consente all’adolescente di esplorare la propria identità, fornendo degli stimoli per entrare in aree di sperimentazione da sempre perseguite nella costruzione dell’identità adulta:
- Area del gruppo;
- Area ludica;
- Area sessuale
L’area di appartenenza la gruppo vien garantita dall’iscrizione ai social network, che con l’avvento degli smartphone si è resa onnipresente nei tempi e nei luoghi.L’area del gioco viene rappresentata dalle varie tipologie di gioco on-line (video-giochi e giochi d’azzardo). L’area sessuale viene sostenuta sia dal costante contatto, diretto e immediato con il partner, sia dalla facilità di accesso ai siti pornografici. La rete diventa quindi un «grande laboratorio di sperimentazione dell’identità», nel quale mettere in gioco, in un contesto relativamente «sicuro», quegli aspetti del sé che la persona non riesce normalmente a vivere ed elaborare nella vita reale. Queste tre aree nei casi di maggiore vulnerabilità psicologica possono rappresentare un pericolo per l’emergere di patologie concomitanti che hanno alla base la chiusura della porta del mondo reale con conseguente ritiro nelle stanze del mondo virtuale. Come in qualsiasi area di sperimentazione, occorre tenere in considerazione che ci si imbatte in pericoli i cui esiti vengono spesso sottovalutati dall’ ONNIPOTENZA NARCISISTICA TIPICA DEGLI ADOLESCENTI. Il mondo virtuale per l’adolescente rappresenta il suo «oggetto transizionale», una vera e propria protesi psichica che funge da estensione del SE.’
PRINCIPALI RISCHI DERIVANTI DA UN USO NON FUNZIONALE DELLE TECNOLOGIE DIGITALI
- CYBERBULLYING
- ADDESCAMENTO ONLINE o GROOMING
- GAMING PROBLEMATICO
- GAMBLING
- USO PROBLEMATICO DI INTERNET
USO...ABUSO…DIPENDENZA DA INTERNET: COME RICONOSCERLA?
QUANDO L’ALLONTANAMENTO DALLA REALTÀ NON È PIÙ TRANSITORIO E CONCEPITO COME SVAGO, O COME APPENDICE FUNZIONALE AL MONDO REALE, SI INNESCA UNA CONDIZIONE DI «ABUSO PATOLOGICO», IN CUI IL SOGGETTO MANIFESTA STATI DISSOCIATIVI E PUÒ ARRIVARE A COSTRUIRSI UN MONDO ILLUSORIO, CHE TENDE A CANCELLARE O A SOSTITUIRE QUELLO REALE.
POTENZIALITÀ DEGLI STRUMENTI TECNOLOGICI: LA MULTIMEDIALITÀ COME RISORSA
- Area di evasione: svagarsi ed evadere dalla vita reale riducendo lo stress;
- Area di socializzazione –contatto: Socializzare con altri utenti e arricchire la propria rete sociale;
- Area conoscenza e apprendimento: Migliorare la conoscenza delle tecnologie informatiche e la lingua inglese; Accedere a notizie non riferite né da giornali né da televisione; Divenire un soggetto attivo e una risorsa per gli altri; Poter parlare apertamente, liberi da molti pregiudizi legati al riconoscimento identitari ( aspetto fisico, religione, razza, etc..) .
- Area cognitiva e capacità pratiche: incrementano l’abilità di problem solving, decision making,espressioni delle opinioni, pensiero logico, creatività, capacità attentiva e di concentrazione, reazione agli stimoli, coordinazione occhi e mani, pensiero strategico,
- pianificazione del futuro, diventare maggiormente tollerante nei confronti delle diversità;
GENITORIALITÀ DIGITALE CONSAPEVOLE: COME EVITARE DI FAR SENTIRE I RAGAZZI «INSIEME, MA SOLI…»
- Acquisire conoscenze sui new media;
- Parlare della vita online e offline;
- Mostrare interesse e curiosità per le attività dei figli;
- Fruizione consapevole di media usandoli insieme ai figli o, se questo non è possibile, recuperando spazi di confronto e dialogo su quanto essi hanno attraversato;
- Concordare limiti e regole chiare relative all’utilizzo del PC e di altri media; definire insieme ai propri figli quanto tempo al giorno o alla settimana possono trascorrere davanti allo schermo serve a responsabilizzarli nelle scelte e nelle motivazioni d’uso;
- Valorizzare la soggettività dei ragazzi rendendoli protagonisti nelle scelte dei media digitali;
- Educare i ragazzi a pensare ai contenuti e alle modalità interattive proposte dai media digitali come a un semplice punto di vista tra i tanti possibili;
- Imparare e insegnare a smontare i diversi mezzi svelandone i trucchi seduttivi, per poter distinguere tra la finzione e la realtà;
- Essere d’esempio e Modulare il controllo a seconda dell’età;
- Tenere sempre aperto il dialogo; parlare di come e perché utilizzano i media digitali aiuta a prevenire i rischi e a sfruttare le opportunità
- Relazioni reali prima di quelle virtuali e proporre attività ricreative alternative all’utilizzo dei media: lo schermo non è una baby-sitter e leggere un buon libro è sempre un buon investimento
- Educare alle emozioni e all’empatia: recuperare il sentire del proprio corpo attraverso cui le emozioni si esprimono; denominare e accettare tutte le emozioni
CONCLUSIONI
OLTRE IL WEB: PROMUOVERE L’AFFETTIVITA’
Nella continua e costante fusione tra mondo reale e mondo virtuale, l’adolescente può perdere i confini del proprio SE’, ancora delicatamente labile perché in fase di trasformazione e, dissolversi nei meandri della RETE che, se da una parte cattura, dall’altra non può essere priva di quell’ancoraggio affettivo necessario alla salutare esplorazione adolescenziale. Come il bambino si allontana dal parco sapendo che il genitore rimane a sorvegliarlo dalla panchina, pronto a soccorrerlo nel momento in cui cade, così l’adolescente che sperimenta la sessualità, l’amicizia, i pensieri anche nel WEB, con i pericoli connessi alla navigazione, deve poter contare su una BASE SICURA costituita da persone reali, che gli garantiscono l’affettività necessaria per rimanere saldi, seppur evolutivamente confusi, nell’esplorazione esterna.
Ricordate che la miglior protezione sono le buone relazioni familiari!
“La comunicazione elettrica non sarà mai unsostituto del viso di qualcuno che con la propria anima incoraggia un’altra persona adessere coraggiosa e onesta.”
(Charles Dickens)
Copyright ©2017-2018 Mariachiara Mazzei
A cura della dr.ssa
Mariachiara Mazzei Psicologa-Counselor-PhD
E-mail:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Cell.329-1310010
BIBLIOGRAFIA
- Volpi B. “Gli adolescenti e la rete”. Carocci editore, Roma, 2014.
- Marco Deriu & Maria Filomia“Famigli e nuovi media” -I nativi digitali e i loro genitori
- Edizioni San paolo, Milano, 2015.
- Alberto Pellai “E ora basta! I consigli e le regole per affrontare le sfide e i rischi dell’adolescenza” . Feltrinelli Editore, Milano, 2013.